VivinDuo Febbre E Congestrione Nasale 10 Bustine

€ 11,20

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Codice: 044921029 - Scadenza: 07/2026
quantità:

VIVINDUO (Granulato per soluzione orale 10 bustine)
A COSA SERVE?

E’ un farmaco a base di Paracetamolo e Pseudoefedrina indicato per il Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza


INDICAZIONI D’USO

La posologia negli Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni di età è 2-3 bustine al giorno, disciolte in un bicchiere d'acqua.
Nei bambini al contrario non è raccomandato l'utilizzo al di sotto dei 12 anni .


COME ASSUMERLO

Sciogliere il granulato in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta.
È possibile utilizzare anche acqua calda che ne migliora la solubilità.

COMPOSIZIONE

Una bustina da 1,5 g contiene: paracetamolo 500 mg. e pseudoefedrina cloridrato 60 mg (equivalente a 49,15 mg di pseudoefedrina)

Farmaco senza obbligo di prescrizione medica
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Descrizione prodotto

VIVINDUO

AVVERTENZE

Non somministrare ai bambini
Chiudere accuratamente il flacone dopo l’uso.
Non assumere se ipersensibili o allergici ad uno dei componenti.
Nel caso in cui i sintomi non dovessero passare dopo sette giorni di utilizzo, consultare il medico
Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Non utilizzare nel caso in cui il confezionamento non si presenti integro.

CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE:
Conservare nella confezione originale a temperatura ambiente in luogo asciutto ed al riparo dalla luce.

FORMATO
Flacone da 150 ml con misurino dosatore

SCADENZA
24 mesi

Foglietto illustrativo

1. Che cos’è VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE e a cosa serveVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE contiene paracetamolo, un analgesico, che agisce alleviando il dolore e abbassando la febbre, e pseudoefedrina, un decongestionante, che agisce a livello della mucosa nasale liberando il naso chiuso.
VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è un farmaco antidolorico, antifebbrile e decongestionante nasale, ed è utilizzato nel trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’inuenza.2. Cosa deve sapere prima di prendere VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALENon prenda VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE:- se è allergico al paracetamolo, alla pseudoefedrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6)- durante la gravidanza e l’allattamento- in caso di bambini al di sotto dei 12 anni di età- se manifesta una carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (che può portare alla distruzione dei globuli rossi nel sangue)- se è affetto da una forma grave delle seguenti malattie:• malattia coronarica (angina, precedente infarto);• ipertensione (pressione sanguigna alta);• aritmie (disturbo del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca);• insufcienza epatica (alterazioni della funzionalità del fegato);• insufcienza renale (alterazioni della funzionalità renale);• ipertiroidismo (iperattività della tiroide);• asma;• diabete;• disturbi ad urinare causati da ipertroa prostatica o da altre patologie;• glaucoma (aumento della pressione all'interno dell'occhio);• anemia emolitica (distruzione dei globuli rossi nel sangue).- se è in trattamento con diidroergotamina o con inibitori delle monoamino ossidasi (medicinali usati per trattare la depressione) o se ha interrotto questo trattamento da meno di due settimane a causa del rischio di crisi ipertensive (vedere paragrafo “Altri medicinali e VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE”).Avvertenze e precauzioniSi rivolga al medico o al farmacista prima di prendere VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE.Durante il trattamento con VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE, prima di assumere qualsiasi altro medicinale controlli che non contenga paracetamolo poiché se questo principio attivo è assunto in dosi elevate si possono vericare gravi effetti indesiderati.Si può vericare epatotossicità (capacità che hanno alcune sostanze di procurare un danno al fegato) con paracetamolo anche a dosi terapeutiche, dopo un trattamento di breve durata e i pazienti con disfunzioni al fegato preesistenti.Si raccomanda cautela anche in pazienti con una storia di sensibilità all’aspirina e/o farmaci antinammatori non steroidei (FANS).L’uso del medicinale richiede un’accurata valutazione negli anziani e nei soggetti che hanno o sviluppano una delle seguenti condizioni:• malattia coronarica (angina, precedente infarto);• ipertensione (pressione sanguigna alta);• aritmie (disturbo del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca);• insufcienza epatica (alterazioni della funzionalità del fegato);• insufcienza renale (alterazioni della funzionalità renale);• ipertiroidismo (iperattività della tiroide);• asma;• diabete;• disturbi ad urinare causati da ipertroa prostatica o da altre patologie;• glaucoma (aumento della pressione all'interno dell'occhio);• anemia emolitica (distruzione dei globuli rossi nel sangue);• carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (che può portare alla distruzione dei globuli rossi nel sangue).Bambini e adolescentiVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è controindicato nei bambini al di sotto di 12 anni di età.Altri medicinali e VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALEInformi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.In particolare, informi il medico o il farmacista se sta assumendo:- qualsiasi altro medicinale contenente paracetamolo, poiché se questo principio attivo è assunto in dosi elevate si possono vericare gravi reazioni avverse;- analgesici, antipiretici, poiché l’assunzione concomitante può causare il rischio di gravi effetti indesiderati;- anticoagulanti orali, in questo caso si consiglia di ridurre le dosi;- rifampicina, un antibiotico usato per il trattamento delle infezioni;- cimetidina, un medicinale usato per il trattamento delle malattie gastrointestinali (esofago, stomaco e duodeno);- farmaci antiepilettici quali glutetimide, fenobarbital, carbamazepina;- ucloxacillina, un antibiotico usato per il trattamento delle infezioni;- medicinali citotossici, che inibiscono e combattono lo sviluppo dei tumori;- domperidone e metoclopramide, indicati soprattutto nel trattamento del vomito;- medicinali ipolipemizzanti, indicati per il trattamento del colesterolo alto;- inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO), medicinali usati per trattare la depressione, poiché si può vericare una grave reazione ipertensiva. E’ controindicato l’uso contemporaneo se ha interrotto il trattamento con IMAO da meno di due settimane;- diidroergotamina, poiché l’associazione può determinare un pericoloso innalzamento della pressione del sangue;- linezolid, un antibiotico usato per il trattamento delle infezioni, poiché l’associazione può determinare un innalzamento della pressione del sangue;- metildopa, un medicinale usato per il trattamento della pressione alta del sangue, poiché si può vericare una riduzione dell’effetto antipertensivo della metildopa;- midodrina, un medicinale usato per il trattamento della pressione bassa del sangue, poiché si può vericare un aumento dell’effetto ipertensivo della midodrina;- farmaci simpaticomimetici, usati soprattutto per la cura dell’asma e della bronchite asmatica, poiché si possono vericare episodi ipertensivi;- guanetidina, un medicinale usato per il trattamento della pressione alta del sangue, poiché si può vericare annullamento dell’effetto antipertensivo.VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE con cibi, bevande e alcolI pazienti che assumono paracetamolo devono evitare l’uso di bevande alcoliche perché l’alcol aumenta il rischio di danno epatico.Durante l’uso di VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE si raccomanda di non bere aranciata amara, perché può scatenare una grave crisi ipertensiva (pressione alta del sangue).Gravidanza e allattamentoVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è controindicato in gravidanza, accertata o presunta e durante l’allattamento.Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianicando una gravidanza o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE.Guida di veicoli e utilizzo di macchinariVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE non altera la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE contiene saccarosio e sorbitolo.Questo medicinale contiene saccarosio e sorbitolo. Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai testi antidoping.3. Come prendere VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALEPrenda questo medicinale seguendo sempre esattamente quanto riportato in questo foglio o le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.La dose raccomandata per adulti e ragazzi di età superiore ai 12 anni è di 2-3 bustine al giorno, disciolte in un bicchiere d’acqua. Si può utilizzare anche acqua calda.Non superare le dosi indicate senza il consiglio del medico.Attenzione:Usare il medicinale per 5 giorni massimo di terapia se lei è un adulto;usare il medicinale per 3 giorni massimo di terapia se lei lo somministra ad un adolescente (12-18 anni).Uso nei bambini e negli adolescentiVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.Se prende più VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE di quanto deveSe accidentalmente prende una dose superiore a quella raccomandata avverta immediatamente il medico o si rechi d’urgenza in ospedale in quanto un sovradosaggio di paracetamolo può provocare danni irreversibili della funzionalità epatica e, meno frequentemente, danni della funzionalità renale.In caso di sovradosaggio, sono stati osservati i seguenti sintomi: ipertensione, extrasistoli (battiti cardiaci anticipati), tachicardia (aumento della frequenza dei battiti cardiaci), nausea e vomito, segni di epatotossicità acuta, midriasi (dilatazione delle pupille), ipertensione, agitazione/ansia, aritmia sinusale (battiti cardiaci irregolari), allucinazioni, tremori/iperreessia (riessi nervosi aumentati); meno frequentemente, iperglicemia (aumento dello zucchero nel sangue), rabdomiolisi (rottura delle cellule muscolari), insufcienza renale acuta.Come trattamento di emergenza è consigliato: rapido svuotamento gastrico; somministrazione di carbone attivo.E' consigliata la somministrazione precoce dell'antidoto del paracetamolo (N-acetilcisteina).Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE, si rivolga al medico o al farmacista.Se dimentica di prendere VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALENon prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose precedente.4. Possibili effetti indesideratiCome tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.Effetti indesiderati dovuti al paracetamolo:- reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantemica acuta generalizzata;- reazioni di ipersensibilità (allergia) quali ad esempio angioedema (improvviso gonore della pelle e delle mucose), edema della laringe (gonore delle corde vocali, che non permette l’ingresso dell’aria nei polmoni), shock analattico (grave e improvviso abbassamento della pressione);- trombocitopenia (diminuzione delle piastrine nel sangue), leucopenia (diminuzione dei globuli bianchi), anemia (diminuzione di globuli rossi), agranulocitosi (grave diminuzione di un gruppo di globuli bianchi, denominati granulociti);- alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti;- alterazioni a carico del rene (insufcienza renale acuta, nefrite interstiziale (inammazione dei reni)), ematuria (presenza di sangue nelle urine), anuria (mancanza o estrema riduzione della quantità di urina prodotta nelle 24 ore, circa 100 cc);- alterazioni della funzionalità cardiaca;- alterazioni dell’apparato respiratorio;- reazioni gastrointestinali;- vertigini.Effetti indesiderati dovuti alla pseudoefedrina:- vertigini;- mal di testa;- nausea;- vomito;- sudorazione;- sete;- tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);- alterazioni della pressione del sangue;- dolore precordiale (cioè nel torace in corrispondenza del cuore);- palpitazioni;- difcoltà ad urinare;- debolezza muscolare;- tremori;- ansia, agitazione, nervosismo, irritabilità, confusione, allucinazioni;- insonnia;- ipertensione;- secchezza della bocca;- midriasi (dilatazione delle pupille);- problemi gastrici;- aritmie ventricolari;- difcoltà ad urinare nei pazienti con ipertroa prostatica.Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori.Quando si presentano è tuttavia opportuno consultare il medico o il farmacista.Segnalazione degli effetti indesideratiSe manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione  all’indirizzo  www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.5. Come conservare VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALEConservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sull’etichetta dopo Scad.La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei riuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.È importante avere sempre a disposizione le informazioni sul medicinale, pertanto conservi sia la scatola che il foglio illustrativo.6. Contenuto della confezione e altre informazioniCosa contiene VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE- I principi attivi sono: paracetamolo e pseudoefedrina cloridrato.- Gli altri componenti sono: saccarosio, acido citrico anidro, aroma limone, sorbitolo, sucralosio, polisorbato 20, colorante rosso barbabietola, colorante riboavina sodio fosfato.Descrizione dell’aspetto di VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE e contenuto della confezioneVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE si presenta in forma di granulato per soluzione orale, confezionato in bustine monodose.E’ disponibile nelle confezioni da 8 o 10 bustine.Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercioA. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l., via Sette Santi n. 3, Firenze.ProduttoreE-Pharma Trento S.p.A. – Frazione Ravina, Via Provina 2 – 38123 TrentoQuesto foglio illustrativo è stato aggiornato il 09/2017VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE - stick GRANULATO PER SOLUZIONE ORALEVIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE leaet Vs 1G.MartiniDIMENSIONS      160 x 360 x 40mm piega 40 F021COLORS07/07/17Black

Principi attivi

Una bustina da 1,5 g contiene: Principi attivi: Paracetamolo 500 mg Pseudoefedrina cloridrato 60 mg (equivalente a 49,15 mg di pseudoefedrina) Eccipienti con effetti noti: Sorbitolo (E420): 95,2 mg Saccarosio: 388,1 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Saccarosio, aroma limone, acido citrico anidro, sorbitolo, sucralosio, polisorbato 20, colorante rosso barbabietola, colorante riboflavina sodio fosfato.

Indicazioni

Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.

Controindicazioni

- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Gravidanza e allattamento. - Bambini di età inferiore ai 12 anni. - Pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi. - Soggetti affetti da una forma grave delle seguenti malattie: • malattia coronarica (angina, precedente infarto); • ipertensione; • aritmie; • insufficienza epatica; • insufficienza renale; • ipertiroidismo; • asma; • diabete; • disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie; • glaucoma; • anemia emolitica. Soggetti che sono in trattamento con diidroergotamina o con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) o che hanno interrotto questo trattamento da meno di due settimane (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Posologia Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni di età: 2-3 bustine al giorno, disciolte in un bicchiere d’acqua. Bambini: non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3). Utilizzare la dose minima efficace. Iniziare, cioè, il trattamento al dosaggio minimo previsto aumentando la dose solo se i sintomi non sono sufficientemente controllati. La dose massima (sia per singola somministrazione sia per dose giornaliera totale) non deve mai essere superata. Negli adolescenti, negli anziani o nei soggetti con funzione epatica o renale compromessa può essere necessario ridurre il dosaggio in rapporto alle condizioni cliniche del paziente; in questi casi il paziente deve essere avvertito di consultare il medico prima di usare VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE. Il medicinale deve essere utilizzato: 5 giorni massimo di terapia per la popolazione adulta 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12-18 anni) Modo di somministrazione Sciogliere il granulato in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta. È possibile utilizzare anche acqua calda.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Questo medicinale va usato correttamente, rispettando le istruzioni per l’uso ed in particolare la posologia autorizzata. Si può verificare epatotossicità con paracetamolo anche a dosi terapeutiche, dopo un trattamento di breve durata e in pazienti senza disfunzione epatica pre-esistente (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda cautela in pazienti con una storia di sensibilità all’aspirina e/o ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS). Il rischio di gravi effetti indesiderati è aumentato anche quando il paracetamolo è assunto insieme ad altri analgesici antipiretici; deve pertanto essere evitato l’uso contemporaneo di questo tipo di medicinali. Questo medicinale può causare effetti indesiderati anche gravi (vedere paragrafo 4.8); il paziente deve essere avvertito di sospendere il medicinale e di consultare immediatamente un medico nel caso sospetti l’insorgenza di un effetto indesiderato grave. Gravi reazioni cutanee: con l’uso di paracetamolo sono state riportate reazioni potenzialmente fatali come la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ), la necrolisi epidermica tossica (NET) e la pustolosi esantematica acuta generalizzata. I pazienti devono essere informati circa i segni ed i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se si verificano i sintomi o i segni della sindrome di Stevens-Johnson, della necrolisi epidermica tossica o della pustolosi esantematica acuta generalizzata (ad esempio rash cutaneo progressivo associato a vesciche o lesioni delle mucose), il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con paracetamolo e consultare un medico. L’uso del medicinale richiede una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio negli anziani e nei soggetti affetti da una forma lieve/moderata delle seguenti malattie: - malattia coronarica (angina, precedente infarto); - ipertensione; - aritmie; - insufficienza epatica; - insufficienza renale; - ipertiroidismo; - asma; - diabete; - disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie; - glaucoma; - anemia emolitica; - carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. I pazienti che assumono paracetamolo devono evitare l’uso di bevande alcoliche perché l’alcool aumenta il rischio di danno epatico. I forti consumatori di bevande alcoliche devono consultare il proprio medico prima di assumere un medicinale contenente paracetamolo. Durante l’uso di VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE occorre evitare di bere aranciata amara (vedere paragrafo 4.5). In corso di terapia con anticoagulanti orali la somministrazione di paracetamolo può aumentare l’effetto degli anticoagulanti rendendo necessario un più stretto monitoraggio della terapia anticoagulante; inoltre, interazioni potenzialmente dannose sono possibili anche con diversi altri farmaci (vedere paragrafo 4.5). In questi casi VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE può essere utilizzato solo sotto stretto controllo medico. Il paziente deve essere avvertito della necessità di consultare il medico se è già in trattamento con altri farmaci. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Questo medicinale contiene: Sorbitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Interazioni relative al paracetamolo Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio cimetidina e ranitidina). Il rischio di tossicità da paracetamolo può essere aumentato in pazienti che assumono altri farmaci potenzialmente epatotossici o farmaci che inducono gli enzimi microsomiali epatici, come alcuni antiepilettici (quali glutetimide, fenobarbital, fenitoina, carbamazepina, topiramato), rifampicina e alcool. La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Anticoagulanti: il paracetamolo può aumentare il rischio di sanguinamento in pazienti che assumono warfarin e altri antagonisti della vitamina K. I pazienti che assumono paracetamolo e antagonisti della vitamina K devono essere monitorati per un’appropriata coagulazione e per la comparsa di sanguinamenti. Flucloxacillina: la co-somministrazione di flucloxacillina con paracetamolo può portare ad acidosi metabolica, in pazienti che presentano fattori di rischio di deplezione del glutatione. Citotossici: possibile inibizione del metabolismo di busulfano per via endovenosa (si raccomanda cautela nelle 72 ore seguenti l’uso di paracetamolo). Domperidone: aumento dell’assorbimento di paracetamolo. Farmaci ipolipemizzanti: riduzione dell’assorbimento di paracetamolo con colestiramina. Metoclopramide: aumento dell’assorbimento di paracetamolo (aumento dell’effetto). Interazioni relative alla pseudoefedrina Per la possibilità di reazioni gravi è controindicata la contemporanea somministrazione di pseudoefedrina e di: inibitori della monoamino ossidasi (IMAO) (vedere paragrafo 4.3). Gli inibitori della monoamino ossidasi sono utilizzati in terapia come: - antiparkinsoniani (quali selegilina o rasagilina); - antidepressivi (quali isocarboxazide, nialamide, fenelzina, tranilcipromina, iproniazide, iproclozide, moclobemide e toloxatone); - antineoplastici (quali la procarbazina). L’uso concomitante di pseudoefedrina e IMAO può scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea). È controindicato l’uso di pseudoefedrina anche nei pazienti che hanno interrotto il trattamento con IMAO da meno di due settimane. - diidroergotamina: l’associazione dei due farmaci può determinare un pericoloso innalzamento della pressione arteriosa. Per i possibili effetti causati dalla loro interazione, l’associazione della pseudoefedrina con alcuni medicinali è possibile solo sotto stretto controllo del medico che ne valuterà il rapporto rischio/beneficio nel singolo caso. Usare VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE solo sotto stretto controllo del medico quando si è già in terapia con uno di questi farmaci: - linezolid: l’associazione dei due farmaci può determinare un innalzamento della pressione arteriosa; - metildopa: riduzione dell’effetto antipertensivo della metildopa; - midodrina: aumento dell’effetto ipertensivo della midodrina. A causa della presenza di pseudoefedrina, evitare l’associazione con altri simpaticomimetici (rischio di episodi ipertensivi) o con guanetidina (annullamento dell’effetto antipertensivo). Arancio amaro: l’arancio amaro (anche detto melangolo) può scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea) nei pazienti che assumono pseudoefedrina.

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati dovuti al paracetamolo - Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia; agranulocitosi, anemia emolitica in pazienti con carenza di base della glucosio-6- fosfato deidrogenasi. - Patologie del sistema nervoso: vertigini. - Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. - Patologie cardiache: sindrome di Kounis. - Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, polmonite. - Patologie gastrointestinali: emorragia gastrointestinale; reazioni gastrointestinali. - Patologie renali ed urinarie: nefrotossicità; alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria). - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema, orticaria, rash, eruzione fissa da farmaco. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi come eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica (NET), sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.4). - Patologie epatobiliari: epatotossicità; alterazione della funzione epatica ed epatiti; epatite citolitica che può portare ad un’insufficienza epatica acuta. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Effetti indesiderati dovuti alla pseudoefedrina - Patologie cardiache: infarto miocardico, fibrillazione atriale, tachiaritmia, ipertensione, ipotensione, extrasistoli ventricolari, dolore precordiale, palpitazioni. - Patologie del sistema nervoso: convulsioni, insonnia, tremori, atassia, vertigini, mal di testa. - Patologie dell’occhio: midriasi. - Patologie gastrointestinali: colite ischemica, alterazioni del gusto, nausea, vomito, secchezza della bocca. - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eczema, eritema fisso, pseudo-scarlattina. - Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipertermia, sete, sudorazione. - Disturbi psichiatrici: ansia, agitazione, nervosismo, irritabilità, confusione, allucinazioni; - Difficoltà ad urinare. Nei pazienti con ipertrofia prostatica possono verificarsi casi di ritenzione urinaria. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Sovradosaggio

Paracetamolo In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con pallore, nausea, vomito, anoressia e dolori addominali che generalmente compaiono entro le prime 24 ore dal sovradosaggio con paracetamolo. Nell’adulto il dosaggio massimo giornaliero di paracetamolo è di 3 g; al di sopra di questo limite esiste un rischio di epatotossicità dose-dipendente. Nausea e vomito, gli unici segni precoci di intossicazione, di solito scompaiono entro 24 ore. La persistenza oltre questo tempo, spesso associata a dolore sottocostale al fianco destro o iperestesia, può indicare lo sviluppo di necrosi epatica. Il danno epatico è massimo 3-4 giorni dopo l’ingestione e un sovradosaggio da paracetamolo può essere causa di citolisi epatica che può portare ad insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica, encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale, coma e morte. Perciò, nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti che hanno assunto un sovradosaggio di paracetamolo devono essere trasferiti d’urgenza in ospedale. Aumentati livelli delle transaminasi epatiche, della lattato deidrogenasi e della bilirubina con una riduzione dei livelli di protrombina possono manifestarsi da 12 a 48 ore dal sovradosaggio acuto. Il sovradosaggio può portare anche a pancreatite, insufficienza renale acuta e pancitopenia. Una dose di 10-15 g (20-30 compresse) o 150 mg/kg di paracetamolo assunti nell’arco di 24 ore possono causare necrosi epatocellulare grave e, molto meno frequentemente, necrosi tubulare renale. La somministrazione di carbone attivato deve essere presa in considerazione se si pensa che il paracetamolo sia stato assunto entro l’ultima ora in quantità superiore a 150 mg/kg o 12 g (considerare comunque il limite inferiore). L’acetilcisteina protegge il fegato se somministrata per infusione entro 24 ore dall’ingestione di paracetamolo. Pseudoefedrina I segni/sintomi più comuni del sovradosaggio di pseudoefedrina includono: midriasi, tachicardia, ipertensione, agitazione/ansia, aritmia sinusale, allucinazioni, tremori/iperreflessia, vomito; meno frequentemente si osserva: iperglicemia, rabdomiolisi, insufficienza renale acuta. La maggior parte dei pazienti richiede solo un breve periodo di osservazione in ospedale; un trattamento farmacologico è richiesto nei casi più gravi (e.g. aritmie, crisi ipertensiva, convulsioni).

Gravidanza e Allattamento

VIVINDUO FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è controindicato in gravidanza, accertata o presunta, e durante l’allattamento.

Recensioni

Domande e risposte