La cellulite, chiamata anche pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, è una degenerazione progressiva del tessuto adiposo sottocutaneo (pannicolo adiposo) che si manifesta sulla pelle con il caratteristico aspetto a “buccia d’arancia”. Secondo alcune ricerche, nove donne su dieci vengono colpite da questo inestetismo della pelle che è imputabile perlopiù a cause di origine ormonale e vascolare, cui possono associarsi diversi fattori in grado di favorirne la comparsa e peggiorarne le manifestazioni tra cui:
- Alimentazione scorretta, in particolare ricca di carboidrati semplici che aumentano lo stato di infiammazione sistemica e diminuiscono la produzione del Gh, l’ormone della crescita che è il principale nemico del grasso
- Stress psicofisico che incrementa l’accumulo di sostanze tossiche e di radicali liberi creando ritenzione idrica
- Uso di farmaci come i contraccettivi orali che favoriscono la ritenzione di liquidi
- Oscillazioni importanti di peso
- Disturbi del microcircolo e del sistema linfatico Il fumo
- L’utilizzo di abiti troppo stretti
- Stile di vita sedentario
- Scompensi ormonali
- Irregolarità intestinale
Quali sono i falsi miti sulla cellulite?
La cellulite è strettamente legata all’eccesso di peso?
NO. La cellulite è sicuramente favorita dall’eccesso di peso, ma può colpire anche persone normopeso o magre poichè legata ad altri fattori favorenti.
La cellulite compare solo dopo i 30 anni?
NO. Può comparire anche in adolescenza se presenti fattori favorenti in particolare lo stile di vita scorretto, nonostante la migliore elasticità della pelle.
La cellulite colpisce solo le donne?
NO. In percentuale minore, ma può colpire anche gli uomini.
Chi sceglie un trattamento chirurgico (liposuzione) per eliminarla ha risolto definitivamente il problema?
Purtroppo non è assicurato, il disturbo può presentarsi nuovamente.
La cellulite è genetica?
Ci può essere una componete genetica, ma sempre accompagnata da altri fattori.
Chi dimagrisce perde anche la cellulite?
Purtroppo non è detto; sicuramente riducendo l’infiammazione sistemica il disturbo può ridursi ma non è detto che scompaia. È consigliato continuare con una alimentazione sana, esercizio fisico e i trattamenti specifici.
Quali integratori alimentari combattono la cellulite
- BROMELINA: si intende un insieme di enzimi proteolitici estratti dal gambo dell’ananas. A livello sistemico svolge attività antinfiammatorie, antiedemigene, antiossidanti in grado di contrastare l’accumulo di liquidi nei tessuti e ridurre l’infiammazione. Si consiglia l'assunzione di 1 capsula da 500 mg lontano dai pasti.
- IBIOFLAVONOIDI: sono polifenoli vegetali molto comuni in natura, talvolta definiti vitamina P; hanno azione antiossidante e proteggono i capillari e il collagene. Assumere 1 capsula al giorno durante il pasto. Sono controindicati in gravidanza e durante l’allattamento.
- COLLAGENE IDROLIZZATO: è la proteina di sostegno dei tendini, dei legamenti, delle cartilagini, della pelle e delle pareti dei vasi sanguigni; a livello cutaneo contribuisce a mantenere compattezza, conicità e turgore della pelle. Si consiglia 1 misurino da 5 g al giorno lontano dai pasti.
- POLYPORUS UMBELLATUS: fungo medicinale utilizzato da 4000 anni per il suo effetto diuretico e la capacità di eliminare edemi e ritenzione idrica. Agisce anche come potente antiossidante e protettivo di pelle e annessi cutanei. Consigliamo 2 g di fungo equivalenti a 4 capsule al giorno, in abbinamento alla vitamina c per favorire l’assorbimento. Controindicato in caso di allergia ai funghi.
Tutti gli integratori alimentari vanno assunti nell’ambito di una dieta equilibrata e di abitudini di vita sana.
Questi attivi sono quasi sempre ben tollerati, ma possono avere controindicazioni in caso di gravidanza, allattamento e se si soffre di patologie. In questi casi, prima di procedere, al loro utilizzo si suggerisce di chiedere sempre consiglio al medico o al farmacista.
D.ssa Claudia Masinelli
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