Pelle in gravidanza: come cambia e quali rimedi

Come cambia la pelle in gravidanza

La manifestazione più evidente della dolce attesa è un bellissimo pancione che cresce pian piano nella futura mamma. O perlomeno è quello che un occhio comune nota per primo. Sì, perché parallelamente anche la cute subisce delle mutazioni col passare delle settimane di gestazione.

Ma per quale motivo e come cambia la pelle in gravidanza? Facciamo subito chiarezza.

Perché la pelle cambia durante la gravidanza?

Durante il periodo di gestazione, il corpo della donna si riorganizza da un punto di vista endocrinologico, vascolare e del metabolismo. Questo fa sì che il feto possa crescere sano e resistente. Tali cambiamenti riguardano tutte le zone del corpo e soprattutto subiscono delle variazioni a seconda del soggetto in questione. Per questo motivo, la pelle in gravidanza di alcune donne presenterà dei miglioramenti, mentre quella di altre donne un inasprimento di un condizione patologica pre-esistente.

Pelle in gravidanza: come cambia e quali rimedi scegliere

Come abbiamo detto poco fa, non tutte le pelli manifestano dei peggioramenti. Anzi, alcune di queste come per esempio la pelle secca in gravidanza, acquisiscono grazie agli ormoni, che stimolano le ghiandole a produrre più sebo, un colore più luminoso e uniforme di prima.

Ma altre cuti possono presentare invece un’iperpigmentazione (o cloasma gravidico), che causa macchie scure su alcune zone del corpo, sovente sul volto. Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi, queste scompaiono una volta terminata la gravidanza; in rari casi, invece, potrebbero persistere anche dopo il parto.

Durante l’attesa, anche le vene e i capillari subiscono frequenti sollecitazioni. Con l’intensificarsi della sedentarietà e con l’aumento del peso corporeo la situazione può aggravarsi notevolmente.

E che dire delle famose smagliature? L’incubo di tutte le donne.

Bene, le smagliature sono proprio i segni (letteralmente) più riconoscibili del “lavoro svolto” dalla gravidanza; la loro comparsa è associata a mutamenti rapidi della cute e sono riscontrabili principalmente sulla pancia, sul seno e sui fianchi.

Per far fronte a questo fastidio estetico, consigliamo quindi di applicare sulla pelle delle creme specifiche contro le smagliature.

Alcune donne possono lamentare talvolta un prurito persistente, spesso causato da una dermatosi il cui nome scientifico è PUPPP (Pruritic Urticarial Papules and Plaques of Pregnancy) e che può comparire verso la fine del periodo di gestazione su seno, braccia, cosce e addome.

Una soluzione per neutralizzare il noioso prurito è certamente l’utilizzo di creme lenitive e rinfrescanti formulate appositamente per questo disturbo, anche per chi ha una pelle sensibile in gravidanza.

Come prendersi cura del seno prima e dopo la gravidanza

Dal momento che il seno in gravidanza cambia già dalle prime settimane (per la futura produzione di latte materno), sarebbe opportuno scegliere un reggiseno che non stringa troppo ma allo stesso tempo che possa adattarsi alle variazioni di volume durante i nove mesi. Suggeriamo inoltre di preparare il capezzolo dalle sei alle otto settimane prima delle sessioni di allattamento applicando, sulla cute asciutta, dei prodotti idratanti e emollienti.

Una volta terminato il periodo di gestazione è altresì importante optare per un trattamento emolliente, da spalmare con regolarità per conservare nel migliore dei modi la salute del capezzolo per l’allattamento.